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Il sapore dell'avventura e... dodici racconti ideati e scritti «senza autocensure»

288 pagine
2022
Franco Di Mauro Editore

Attenzione! Questo è un libro con due anime: perché si apre con "Il sapore dell'avventura", romanzo breve in cui son sostenute le ragioni della precarietà, in quanto io credo che in molti casi essa venga a torto screditata rispetto alla (spesso presunta) positività di ciò che dura (o dovrebbe durare) "tutta la vita". Per poi proseguire, e cambiano tono e prospettive, con i racconti: dodici racconti che, sebbene molto diversi tra loro per contenuto e ambientazione, son però accomunati dall'esser scaturiti da un'urgenza, da un "bisogno".

La signorina e l'amore

352 pagine
2021
Marlin Editore

Storia di un amore all’ennesima potenza al tempo del fascismo e della guerra. Un amore tenero, appassionato, inebriante, ma vietato dalle convenzioni dell’epoca. E perciò intessuto di laceranti attese, di ansie, di struggimenti, ma, ciò nonostante, anche di tanta, tantissima felicità. Ne sono protagonisti Leonardo, conteso tra il bisogno di tenerezza e le ambizioni professionali e mondane, e Rosella che, benché fragile e vulnerabile, trova nella fedeltà alle ragioni del cuore il coraggio di sfidare i codici di comportamento imperanti. Intorno a loro, Napoli, ancora radiosa nella sua intatta bellezza, con il mare incontaminato di Posillipo, i pranzi allo scoglio di Frisio, le feste al Giardino degli Aranci, le cene nelle trattorie di Antignano, le serate al San Carlo, lo “struscio” a Toledo, i concerti in Villa Comunale. E una schiera di personaggi che tutti si sottraggono ai luoghi comuni, con il vivacissimo ritratto di una borghesia arroccata nei propri privilegi, ma ammantata nel velo del sentimentalismo. E di un popolo ancora identico solo a sé stesso nelle forme della devozione e nella calda spontaneità. Sullo sfondo le parate di regime, gli echi dei conflitti d’Etiopia e di Spagna, i cortei di studenti che cantano “Giovinezza”, e poi la guerra, i bombardamenti e il trauma della quotidianità sconvolta dall’emergenza. Un romanzo che non si lascia dimenticare, perché al tempo stesso testimonianza su un passato prossimo spesso accantonato e commossa riflessione sull’amore e sulla morte.


Il canto del castrato

240 pagine
2019
Marlin Editore

È la storia di una duplice travagliata conquista di consapevolezza. Protagoniste due donne, Ippolita e Lucrezia, madre e figlia, appartenenti a una nobile famiglia della Napoli vicereale. La ribellione e il riscatto a cui riusciranno ad approdare costeranno ad entrambe un prezzo altissimo, ma consentiranno l’esperienza di una piena e insospettata felicità, resa più esaltante dalla scoperta che voler essere padrone di se stesse costituisce non un peccato ma un diritto. A pilotarle nel non facile processo di liberazione dai condizionamenti cui soggiacciono è ovviamente l’amore. Un amore, in ambo i casi, giudicato inaccettabile dalle convinzioni, dalle convenzioni e dalle “repulsioni” dell’epoca. Perché la madre scopre di amare, riamata, il precettore della prole (un sacerdote che stenta a riconoscersi nei valori della chiesa romana ed è stato conquistato dalla dottrina di Giordano Bruno), mentre la figlia si arrende alla passione di un giovane e celebrato “canterino”, per la sua arte invitato nei palazzi e nelle corti di tutta Europa, ma di umilissime origini e, soprattutto, “castrato”. Sullo sfondo, la Napoli barocca con i suoi riti, le sue perverse certezze e le sue fatali ossessioni, il borgo montano dove i protagonisti cercano scampo quando in città esplode la peste. Il fascino della vicenda è potenziato dall’uso di un linguaggio che, nel riflettere i ritmi della sensibilità e della comunicatività di allora, risulta sempre vivido e trainante e sa trasmettere a pieno i brividi e l’arcana suggestione di un’epoca inquietante e meravigliosa.


Ritorno in Egitto

269 pagine
2017
Marlin Editore

Il potere di Roma è al tramonto. Nell'Urbe regna l'angoscia perché i barbari premono ai confini, la criminalità impazza,, dilagano le epidemie, proliferano insetti mostruosi e fenomeni inspiegabili accreditano la tesi che la fine del tempi sia vicina. Un mondo in sfacelo in cui sempre più capillarmente si diffonde il messaggio del Cristo, il profeta di Nazareth che all'umanità atterrita offre certezze e speranze, ma ribaltando criteri di giudizio validi da secoli e rivoluzionando il concetto di bene e di male. Accade così che Claudio e il suo concubino Ligdo d'improvviso scoprano come il loro rapporto - un rapporto da sempre ritenuto giusto e gradito ai celesti - ora per il nuovo dio sia turpe e peccaminoso. Si innesta così una vicenda che, ricca di episodi suggestivi o inquietanti, sfiora il confine tra razionale e irrazionale e si dipana incalzante verso un esito imprevedibile. Una vicenda in cui il pathos - implicito nell'impatto tra due concezioni della vita reciprocamente incompatibili, quella classica che esalta l'eros e quella cristiana che lo criminalizza - è potenziato anche dallo stile.. Il romanzo, pur ricreando un mondo lontano da noi ma all'origine della nostra storia e della nostra civiltà, affronta temi attualissimi: perché attuali sono il contrasto tra laicità e fondamentalismo e l'ansia di chi vede sgretolarsi il sistema di valori a cui da sempre ci si è affidati.

La signorina e l'amore

eBook
goWare

Un vero romanzo-fiume, bello da leggere e difficile da dimenticare. È la storia di un amore contrastato e struggente nella Napoli del fascismo e della uerra. Protagonisti ne sono Rosella, dolce e fragilissima, che ruttavia nella fedeltà alle ragioni del cuore trova il coraggio di sfidare i codici di comportamento imperanti, e Leonardo, conteso tra il desiderio di pace e tenerezza e le ambizioni professionali e mondane. Intorno, una schiera di personaggi non convenzionali, e il vivace ritratto di una borghesia arroccata nei propri privilegi e di un popolo identico solo a se stesso nella sua calda spontaneità. Sullo sfondo il miico incanto della città ancora intatta e, infine, il trauma della quotidianità sconvolta dal conflitto. In conclusione, un'intensa riflessione sull'amore e sulla morte, ma anche l'avvincente rievocazione di un passato prossimo troppo spesso accantonato.

La vita come un gioco

330 pagine
2007, prima edizione
Avagliano Editore

A quasi novant'anni Brando rievoca la sua vita. Una vita che, malgrado il suicidio del figlio, si è svolta all'insegna del gioco e della gioia. A illuminarla la passione per le donne, tante donne: Maria Vittoria, complice di avventure e sogni adolescenziali, Dorotea con la sua morbosità, Felicina, l'amabile puttana, e poi i rapporti della maturità, la dolce Ombretta e la solare Mimma. E la passione per la bellezza: collezionista di pastori del presepe e scenografo, Brando è stato innamorato del teatro e della sua magia.
Un libro, questo, con tre anime: l'ironia, con cui il protagonista ricorda gli eventi; Napoli, quella dell'ultima belle époque e del fascismo, quella del dopoguerra, e poi l'indecifrabile città di oggi; e infine il confronto con la morte, la morte che è dietro l'angolo.
Una sorte di Versione di Barney all'italiana. Un libro che è una rivisitazione nostalgica del passato e, al tempo stesso, una disincantata riflessione sul presente.

Quell'antico amore

240 pagine
2004, prima edizione
Avagliano Editore

Toni incantati di favola nutrono questo terzo romanzo di Giovanna Mozzillo, tra le più interessanti scrittrici degli ultimi anni. Sullo sfondo della costiera sorrentina si assiste all'irrefrenabile nascere della passione tra Ignazio, frate gesuita, e Stella, figlia di un pescatore. Ma la vicenda (siamo alla fine del '600) si complica con esiti avventurosi e imprevedibili, quando Ignazio, catturato dai saraceni e condotto nello stupefacente Egitto dei sultani, si lascia affascinare dal corsaro che l'ha catturato, il quale è, a sua volta, affascinato da lui. Al dramma del protagonista si intreccia la storia del tragico ammaliamento che lega Falconetto, prode uomo di mare, all'enigmatica e spietata Francesca, la castellana bambina giunta dalle lontane Americhe. Un libro assai particolare, attualissimo nella descrizione del confronto tra mondo cristiano e mondo islamico, e con un finale sospeso tra razionale e soprannaturale.

Lavinia e l'angelo custode

220 pagine
2003, prima edizione
Avagliano Editore

Dal convento pugliese in cui il nobile padre l'ha segregata, la bella Lavinia, poco più che bambina, con un viaggio avventuroso attraverso un meridione ancora immerso nel Medioevo, scopre gli orrori, i deliri e gli incanti della Napoli vicereale: un fervido apprendistato alla vita, scandito da un continuo dialogare con il proprio angelo custode e da un appassionato interrogarsi sulle ragioni del bene e del male. In una Partenope coloratissima in cui sembra impazzare un perenne Carnevale, tra festini, processioni, delitti e autodafé, la vicenda si svolge incalzante sulla linea di confine tra naturale e soprannaturale. E magica come una fiaba è la storia dell'amore tra la protagonista e il giovane Gherardello, il pittore forestiero dal disarmante sorriso. Un libro, questo, che occhieggia alla pittura barocca e al romanzo picaresco, offrendo al lettore un'immersione totale in una fisicità inebriante, ma anche una coinvolgente indagine sul mistero della condizione umana.

La signorina e l'amore

303 pagine
2001, prima edizione; 2002, seconda edizione
Avagliano Editore

Un vero romanzo-fiume, bello da leggere e difficile da dimenticare. È la storia di un amore contrastato e struggente nella Napoli del fascismo e della uerra. Protagonisti ne sono Rosella, dolce e fragilissima, che ruttavia nella fedeltà alle ragioni del cuore trova il coraggio di sfidare i codici di comportamento imperanti, e Leonardo, conteso tra il desiderio di pace e tenerezza e le ambizioni professionali e mondane. Intorno, una schiera di personaggi non convenzionali, e il vivace ritratto di una borghesia arroccata nei propri privilegi e di un popolo identico solo a se stesso nella sua calda spontaneità. Sullo sfondo il miico incanto della città ancora intatta e, infine, il trauma della quotidianità sconvolta dal conflitto. In conclusione, un'intensa riflessione sull'amore e sulla morte, ma anche l'avvincente rievocazione di un passato prossimo troppo spesso accantonato.

Recita napoletana

185 pagine
1999, prima edizione
Avagliano Editore

Voci recenti e voci antiche, quasi tutte femminili: voci ascolate e registrate nella memoria, dove hanno sedimentato e fermentato. A volte disperate, a volte nostalgiche, a volte sfacciate o beffarde, sono voci che evocano storie d'amore e di morte, di gelosia, di violenza, di straniamento, d'indigenza, di allucinazione. La scena è Napoli, tutta intera: con i vicoli fatiscenti del centro antico, le arterie alienanti della periferia, gli scorci di campagna imprevedibilmente sopravvissuti in mezzo al cemento, le piazze ancora non riscattate dai parcheggi, le chiese, i conventi, gli ospizi e – perché no? – il mare e il cielo di Mergellina. E tuttavia non si tratta di un testo spennellato di folclore. Anche se, nell'immaginario collettivo che riflette, accanto agli idoli sportivi e televisivi continuano a campeggiare madonne, santi, spiriticchi, fantasmi: alleati insostituibili e sornioni nell'affrontare la quotidiana battaglia contro la fatica di vivere e l'angosciante consapevolezza di quanto sia vulnerabile l'umana condizione.

Tempo di cicale
Cronache di un'estate in costiera

130 pagine
1995, prima edizione
Franco Di Mauro Editore

La magia della costiera: il mare, gli oliveti, i giardini di limoni, i frantoi, le calcare, il profumo della menta selvatica, la memoria degli antichi… e il canto delle cicale.
Forse qui hanno vissuto gli Dei. Forse. Ma certo è che in questo scenario incomparabile più struggente si snoda il mistero della vita, più inaccettabile e arcano appare l'enigma della morte.

Le alghe di Posillipo

111 pagine
1994, prima edizione
Arnaldo Lombardi Editore

La voce che scandisce in prima persona il racconto, benché tutta tesa a registrare le proprie risonanze interiori e a captare gli arcani segnali che giungono dal mondo del mito, risulta in equal modo attenta alla realtà tra le cui sponde la storia si dipana. E allora, insieme agli interrogativi, alle curiosità, alle angosce, alle emozioni dell'infanzia e della prima adolescenza, ecco le convenzioni e convinzioni di una famiglia laica e "liberal" arroccata in un palazzo seicentesco di Pizzofalcone, ecco una galleria di ritratti accigliati o ridenti, dolenti o festosi, tutti assolutamente inediti, ecco acnora la Napoli "altra" delle serve devote e dei "saponari" incantatori, dei supportici intriganti e dei bassi ingrommati di morte, ecco, infine, soprattutto, la natura: i giardini, il mare, le grotte, gli scogli, i percorsi iniziatici scavati nella memoria e nel tufo. Uno scenario incomparabile, affabulante, da rimpiangere con strazio, ora che per sempre è perduto.
Insomma una storia che non avrebbe potuto avere altro sfondo che Napoli. Una Napoli che, tragica e splendente affatturatrice, si offre come spazio privilegiato per indagare il mistero della vita.



Opere collettanee

Undici

a cura di Paola Pozzi e Francesco Di Domenico
126 pagine
2018
Frame Ars Artes

A cavallo d'un caval

Sfogliate, sfogliatelle e altri racconti

A cura di Piero Antonio Toma
280 pagine
2017, prima edizione
Esprit

Ama il prossimo tuo come te stesso… fosse anche tuo marito

a cura di Adriana Corrado
116 pagine
2017, prima edizione
Edizioni Esi

Tu ed io

La guerra e le bambine, sedici nonne raccontano

a cura di Olga Millo Diana
224 pagine
2014, prima edizione
Edizioni ESI

La guerra: una lunga vacanza





I racconti della Città delle donne

95 pagine
2005, prima edizione
Filema edizioni

A pranzo con la zia

Natale con i tuoi

269 pagine
2004, prima edizione
Alfredo Guida Editore

A vico Scassacocchi

Come dire la Shoah dopo sessant'anni…
Atti del seminario del 27 gennaio 2004

30 pagine
2004, prima edizione, supplemento a la "Ri-vista dei giornali"
Centro di Documentazione contro la camorra – Archivio Pace e Diritti Umani

La fantasia e l'olocausto: disincanto e speranza